lunedì, maggio 28, 2007

Dalle stelle alle stalle

Due giorni in Paradiso ed ecco che, quando torni alla realtà, stai peggio di prima. Ti rendi davvero conto che dove stai, stai male.
Due giorni fuori dalla normalità quotidiana, in una dimensione parallela. Dove tutto è niente e tutti sono nessuno.
Due giorni di pace e tranquillità. Non sola con me stessa ma come se lo fossi stata essendoci una sorta di simbiosi tra me e la mia compagna di viaggio.
Due giorni lontana dalla vita pratica e dai pensieri di qualsiasi tipo.
Due giorni molto stancanti ma che avrei voluto non finissero mai.
E poi... puff... ritorno alla realtà: ricomincia la routine quotidiana. Sveglia alle 6.30, vado a lavoro, litigo con qualche turista e con qualche collega. Mi viene da piangere e voglio licenziarmi. Seriamente. Ma poi penso che non avrò il coraggio di farlo, che sono una codarda, che sono debole e che non ho la forza di dare una virata alla mia vita.
E poi ripenso alle parole di quel ragazzo marocchino conosciuto in quei duoe giorni di fuga dalla realtà... Vogli fare come lui. Voglio essere come lui. Lui dice di essere debole, ma non lo è affatto. IO lo sono, IO non ho il coraggio di scegliere e quindi non mi metto nella situazione di dover scegliere...
Perché l'ho conosciuto? E' il destino che mi parla? Perché lui, e perché proprio in questo momento della mia vita?
Poi penso alla Profezia di Celestino e al destino. Alle coincidenze - che non esistono - e che forse qualcuno lo ha mandato per portarmi un messaggio.
Allora che dovrei fare? Far finta di nulla e andare avanti con la mia vita? Dovrei forse accettare il mio presente? Forse. manon sono pronta a farlo.
Quindi ho scelto di lasciarmi cullare dalle ali del destino, questa volta però non resterò distesa, ma mi alzerò in piedi e con la braccia al cielo andrò avanti e soprattutto GUARDERO' aventi, al mio futuro. Non mi accontento del presente. E' ora di mettere una pietra in questa strada che si chiama Vita, fatta di ostacoli da superare. E io credo di averne appena superato uno.

martedì, maggio 22, 2007

Senza Titolo

Allora, il mio oroscopo dell'altro ieri diceva: Leone: Fase di grande beneficio annunciata nei mesi passati. Inizi a maturare grandi propositi.
Sabato, ovveroil giorno prima di questo oroscopo, è successo l'ennesimo patatrac a lavoro. E ho preso una decisione: mi licenzio.
Certamente non posso farlo adesso che non ho un altro lavoro, ma appena ne troverò un altro lo farò. E ho intenzione di farlo il prima possibile.
Il mio problema, che credo sia un bel pregio sotto alcuni aspetti, è che non riesco ad avere a che fare con la gente ignorante, mi urta proprio il sristema nervoso. Ho bisogno di confrontarmi continuamente con gli altri, di dire la mia opinione e ho bisogno che questa mia opinione sia recepita dal mio interlocutore.
Il fatto che si è verificato sabato mi ha dato lo stimolo finale per cambiare...
E Fox non sapeva cosa mi era accaduto quando ha scritto l'oroscopo!!!

venerdì, maggio 18, 2007

Giornata NO

Eccomi alle prese con una di quelle giornate in cui vorrei morire. Ma siccome morire non si può (o non si deve???) mi basterebbe per lo meno dormire tutto il giorno in modo da non pensare. Mi affascina molto l'argomento "umore", ma allo stesso tempo mi fa molta rabbia perché è una cosa che non riesco a controllare. E io amo avere tutto sotto controllo.
Questa mattina mi sono svegliata così: mi sento come se a nessuno gliene importasse nulla di me, cose se, se non esistessi, se non fossi mai nata, nessuno sentirebbe la mia mancanza. E non ci posso fare nulla, mi sento proprio così. Non so da cosa dipende. No, anzi lo so, dipende da me e solo da me.
Una saggia amica mi ha detto che "l'autostima si conquista con la maturità e la saggezza". Allora io forse devo ancora veramente maturare e non sono per niente saggia, perché non riesco ad avere un rapporto sano con me stessa. Dipendo dagli altri in tutto e per tutto. Il mio rispetto per me stessa dipende dagli altri, e spesso dalle persone sbagliate e non da quelle che contano davvero.
Non lo so... Forse non sono lucida per esprimermi chiaramente o addirittura nemmeno per vedere le cose come stanno. Non sono obiettiva quando si parla di me stessa. Vorrei essere diversa. Vorrei essere più questo e meno quello. Vorrei essere un'altra persona. Vorrei essere me stessa sempre e non 1000 Michela diverse a seconda delle situazioni. ma forse in realtà sono sempre io ma io non mi so riconoscere. E oggi non ho nemmeno il ciclo; e non è periodo di ovulazione. Sono proprio io che ho qualcosa di malato dentro. Ma poi domani mi sveglierò e starò bene. Quindi inutile pensarci.

giovedì, maggio 17, 2007

Povera dentro?

Oh God, non ci credo che ho un attimo di tempo per provare ad annoiarmi un po'. Nel senso che oggi sono riuscita a fare quello che volevo fare e ho finito anche relativamente presto quindi ho tutti il tempo per dedicarmi al cazzeggio, Sì', beh, non esageriamo. Adesso devo raccogliere le idee e provare a pensare a cosa potrei fare in queste due ore di libertà... nel senso che so di avere molte cose da fare, ma devo solo pensarci un attimo!
Oggi sarei dovuta andare al mare dopo il lavoro. Ma dato che mi ero imposta di finire quello che avevo cominciato a breve, mi sono detta che oggi avrei fatto bene a mettermi d'impegno e restare, dunque, a casetta. E così ho fatto. E tutto sommato non è stato nemmeno troppo faticoso dato che questa mattina, dopo aver fatto suonare la sveglia 3 volte, ho aperto gli scuri e ho visto la giornata che mi aspettava... Ora in realtà è un po' migliorata, ma non era certo la giornata adatta ad un bagno in mare... Sì, in realtà nemmeno l'altro giorno non era proprio una giornata da spiaggia, ma anche solo con poco più di un'ora di sole sono siuscita a bruciarmi in viso... mah...
Più passano gli anni più divento intollerante al sole. Da piccola non mi bruciavo mai... sarà forse perchè da piccola passavo 3 mesi all'anno in campeggio e da 8 anni a questa parte è già tanto se vado 5 volte al mare??? Sì forse per questo. La mia pelle si è disabituata!
Sto dicendo una marea di cazzate. Mi piace scrivere nel blog perchè alla fine è come scrivere un flusso di pensieri senza capo ne' coda. Alla fine non scrivo perché gli altri leggano. Se lo fanno, meglio, ma il fine di questo mio blog, come ho scritto nella presentazione, ovvero quando ho deciso di crearne uno, è quello di raccogliere i miei pensieri e le mie esperienze di vita. E' come uno zibaldone; ben diverso da quello Leopardiano, intendiamoci (!) ma con lo stesso scopo, ovvero quello di "registrare" fatti e pensieri. Poi, chissà, un giorno potrei anche decidere di stampare tutto e di archiviarlo come un libro. Non sarebbe una brutta idea! Un libro un po' noioso per gli altri, ma non per me... Credo che potrei rileggerlo all'infinito solo per far tornare alla memoria certi ricordi forse dimenticati...
Però c'è da dire che a volte è brutto rileggere le proprie "pagine di diario", soprattutto quelle in cui lo stato d'animo è un po' nero (blu??)... è come rivivere quelle emozioni... e, onestamente, è già difficile dover vivere certi brutti momenti, se si può scegliere di non riviverli meglio non farlo, no?
Basta, la smetto con questo schnitzleriano flusso di coscienza...
vado a raccogliere le idee e a combianre qualcosa con il mio tempo...
Kisses
Micky

martedì, maggio 15, 2007

DECLARE INDIPENDENCE
DON'T LET THEM DO THAT TO YOU
MAKE YOUR OWN FLAG
AND RAISE YOUR FLAG
(HIGHER HIGHER)


Bjork
"Declare Indipendence"
Volta

lunedì, maggio 14, 2007

Senza parole...

Anche oggi mi sono svegliata tardissimo... Alle 11.00, dopo la bellezza di dieci ore di sonno... Devo cercare una soluzione a questo mio problema! Non posso sprecare il mio tempo in questo modo. Se mi fossi svegliata almeno un paio d'ore prima (e per farlo dovrei andare a letto prima la sera...) avrei potuto fare un sacco di cose... Tipo sistemare la mia camera, aspirare i 15 quintali di polvere che si sono accumulati sotto il mio letto potenziando in questo odo l'effetto delle graminaceee sul mio corpo... Avrei potuto finire di sistemare la piccola dispendina che sto preparando per il coro. Insomma, ho perso tempo. "Chi dorme non piglia pesci". Luogo comune ma verità assoluta.
Invece eccomi qui. Ho bevuto il tè alle 11.30. Non ho fatto colazione perchè ho deciso che oggi mi andava di mangiare con i miei e di non andare a lavoro senza aver mangiato perchè ho fatto colazione tardi...
Ora sono al pc. Tempo di leggere la posta, comunicare un paio di cose ai miei "colleghi"/"collaboratori" del JGG, scrivere due righe nel Blog, che è già quasi il momento di andare a lavorare...
No. Proprio non mi va. Non mi va di buttare via il mio tempo in questo modo. Il tempo è decisamente la cosa più preziosa che si possa avere e sprecarlo in questo modo mi fa sentire proprio male...
Il problema di base è questo: le persone chen on hanno interessi, o che ne hanno pochi, hanno tempo da poter sprecare. Hanno anche la possibilità di annoiarsi ogni tanto...
Poi ci sono le persone come me, piene di interessi, forse anche troppi, persone che avrebbero bisogno di giornate più lunghe per riuscire a afre tutto quello che vorrebbero. Persone che non hanno un secondo di noia nella loro vita e persone che soprattutto ODIANO la noia. Se il tempo a propria disposizione non basta due sono le soluzioni: o ci si arrende e si rinuncia a qualcosa (cosa che io non voglio assolutamente fare...), oppure si cerca di ricavare il tempo in un altro modo; e questo può avvenire, ad esempio, cercando di dormire un po' meno, di sfruttare ogni momento per cose utili e proficue. Certo, se non si dovesse lavorare la soluzione sarebbe a portata di mano, ma siccome ciò non è possibile (fatico ad arrivare a fine mese con un abella paga, figuriamoci se non lavorassi!) bisogna lavorare.
Però c'è una cosa che si può fare, fare delle proprie passioni il proprio lavoro. Quindi prima o poi dovrò fare questo passo, dovrò capire cosa voglio veramente e impegnarmi a fondo per ottenerlo... Questo è il proposito pert il nuovo anno che a dicembre non avevo espresso... Forse perchè non sapevo bene quello che volevo. In realtà non lo nemmeno ora, ma so che voglio migliorare la mia esistenza. E bisogna muoversi per farlo... Il tempo è prezioso e scorre inesorabile, senza via di scampo. Bisogna sfruttare il tempo che Dio ci ha messo a disposizione regalandoci la vita e non sprecarla in cose inutili...
Non credo di avere la soluzione in mano ma credo si essere sulla strada della "forza", quella che porta a qualcosa di buono... Come dice la mia cara amica Elisabetta... sto "seminando"... Prima opoi raccoglierò, no???

venerdì, maggio 04, 2007

A volte mi chiedo: "quando avrò un po' di pace?"
Mi rendo conto che in questo momento dovrei star bene.
Ho un lavoro che mi piace, o per lo meno che non mi fa venir da piangere ogni volta che mi alzo la mattina (e questo è già un grande "goal"!).
Il coro mi sta dando grandi soddisfazioni: le ultime novità sono un concerto a Bologna in una Chiesa Metodista (Sabato 12 maggio) e un matrimonio a giugno - siamo stati scelti NOI e non gli altri cori, tra i quali i più grossi di Venezia....
Le motivazioni sono molte, sicuramente, ma la cosa bella è che riusciamo ad emozionare il pubblico, e questa, credo, è la cosa più bella che un artista in genere possa fare. Quando guardo un quadro di Friedrich o quando ascolto Bjork nella mia cametretta, io mi emoziono. Quando leggo un bel libro o quando leggo una toccante poesia, mi emoziono. Questo, a mio avviso, è il massimo raggiungimento di un artista. E se io (come membro del JGG) riesco a far emozionare il mio pubblico con la mia voce e la mia musica posso decisamente ritenermi soddisfatta...
Metà di me è già a Bologna... Vada come vada sarà un'esperienza unica e irripetibile...
Eppure non sto bene. Non so cosa sia. Carlo dice che "sono i pollini a rendermi nervosa", ma io non ci credo tanto...
Cerco di dare la colpa all'ovulazione che spesso e volentieri mi provoca degli sbalzi d'umore non indifferenti... Ma non so se sia questo...
Crisi di pianto improvvise, e attacchi di nervosismo ingiustificati. Non ansia, l'ansia è diversa...
A volte penso di poter far del male a qualcuno. Penso di poter avere un raptus. Ma poi mi dico che mi conosco e che non farei delmale a nessuno...
E poi i sogni... faccio sogni strani. Incubi. Oppure sogni di "vendetta". Non vendetta corporale. Forse dovrei chiamarla giustizia, ma in realtà è vendetta. Ho sognato di smascherare una persona cattiva, una persona che, tanto tempo fa, si è comportata male. Poi però quando ti svegli la mattina questo sogno non ti fa sentire meglio ma, al contrario, amplifica il tuo malessere e ti fa pensare. Penso già troppo... vorrei smetterla di pensare e cominciare a vivere...