mercoledì, novembre 03, 2010

The times they are a-changin'.

Tutto scorre. Veloce.

Tutto, come in un quadro Futurista, sembra evolversi in un continuum spazio-temporale senza sosta.

Ed io vivo, senza pormi troppe domande. Anche perché, ormai lo so, non esiste alcuna risposta.



Gather ye rosebuds while ye may

Old Time is still a-flying;

And this same flower that smile today

Tomorrow will be dying.


lunedì, febbraio 01, 2010

Allora.
Da dove cominciare?
Cominciamo dalla coda.
Di solito faccio così. Anche quando leggo i giornali. Chissà perché comincio sempre dalla fine.
Saranno i retaggi pre-adolescenziali, quando l'unica cosa che m'interessava era l'oroscopo.
Cominciamo da domani. Perché domani è la coda. Il Futuro è la coda di ogni cosa. I risultati solo la coda dei processi che ad essi ci portano.
Traccio una linea che da destra scorre verso sinistra.
Questa linea parte dal giorno in cui il mio corpo sarà sepolto in un qualche Cimitero della Terra, fino ad arrivare al giorno in cui sono stata concepita, quel giorno di novembre del 1979 o giù di lì.
Devo fare attenzione, devo analizzare ogni elemento e capire tutti i principi causa-effetto che hanno caratterizzato la mia vita, perché ora ho la possibilità di cambiare gli eventi, se mi andasse di farlo. Forse non ne avrò più la possibilità e per questo motivo devo assolutamente cogliere l'attimo e concentrare tutta me stessa su questa sorta di missione benefica nei confronti di me stessa.
Oggi ho questo potere.
Domani non ce l'avrò più.
Non posso voltare il capo altrove.
Oggi Altrove è qui; dentro me.

martedì, ottobre 13, 2009

Within You - Without You

We were talking-about the space between us all
And the people-who hide themselves behind a wall of illusion
Never glimpse the truth-then it's far too late-when they pass away.
We were talking-about the love we all could share-when we find it
To try our best to hold it there-with our love
With our love-we could save the world-if they only knew.
Try to realize it's all within yourself
No-one else can make you change
And to see you're really only very small,
And life flows ON within you and without you.
We were talking-about the love that's gone so cold and the people,
Who gain the world and lose their soul-
They don't know-they can't see-are you one of them?
When you've seen beyond yourself-then you may find, peace of mind,Is waiting there-
And the time will come when you seewe're all one, and life flows on within you and without you.

martedì, agosto 25, 2009

"I pianeti consigliano di abbandonarsi alle sensazioni.
E' liberatorio e appagante."

mercoledì, agosto 12, 2009

lunedì, agosto 10, 2009


Don't squander time

this is the stuff life is made of.

lunedì, luglio 13, 2009

Nell'ultimo perdiodo, mi sto facendo molte domande. Riguardo al mio futuro, che altro non sarà che la conseguenza del mio presente.
Mi chiedo se sto fancendo le scelte giuste. Ero convinta che fosse così. E lo sono ancora, sotto certi punti di vista. Ma sono, allo stesso tempo, molto preoccupata.
Preoccupata perché quando lasci qualcosa, se pur temporaneamente, non sai mai cosa troverai al tuo ritorno. E se nel presente vedi già che le cose ti stanno sfuggendo di mano, è inevitabile che subentri la paura. Paura di essere felice per aver guadagnato qualcosa, ma triste per aver perso qualcos'altro che era importante, molto importante.
D'altra parte, però, credo che se le cose vanno in un certo modo è perché devono andare così.
E il mio cervello analizza, cercando di capire se è giusto che le cose vadano così oppure no, se c'è qualcosa che posso fare per fare in modo che non tutto sia perduto.
Ma se corro, inseguendo il mio futuro, è inevitabile che ciò che sta alle mie spalle si allontani sempre più. E se mi volto inietro vedo il mio passato allontanarsi, e con esso le persone che amo e che mi sono state vicine in momenti difficili della mia vita.
ma io posso rallentare?
No, non adesso, non ora. Non me lo posso proprio permettere. Rinuncerei al mio futuro.
Quindi cos'è più importante? Il mio futuro o il mio passato?
E' questo il punto focale del mio sgomento.
E non ho una soluzione a portata di mano.

giovedì, giugno 18, 2009

Viaggio dentro me stessa

Ieri riflettevo sui cambiamenti che avvengono nella vita di un ognuno di noi. Ci rifletto spesso e ogni volta resto stupita dal modo in cui le esperienze segnino la vita di una persona. Questa persona, nello specifico, sono io. Io, che ogni giorno scopro una nuova sfaccettatura di me stessa, del mio carattere, del mio modo di essere. Io, che mi stupisco di me stessa ogni giorno di più, che credo di conoscere le mie reazioni ad ogni singola cosa e poi, quando è il momento di prendere una decisione, mi comporto in modo inaspettato.

Dentro me sento come se ci fosse una bomba innescata pronta ad esplodere da un giorno all'altro. La quiete prima della tempesta. Ma questa volta la tempesta non è una cosa negativa, che mi spaventa, piuttosto è un qualcosa che ho voglia di vivere perché la sento come un'ennesima prova che porta ad un'ulteriore maturazione. La voglio vivere come uno stimolo a scorpire dei nuovi aspetti di me stessa che ancora non conosco.

Non so cosa mi porta ed essere così serena in questo periodo. Ma credo siano le esperienze a farti davvero crescere e ad aiutarti ad affrontare la vita con una forza che non credevi di avere. Le esperienze, soprattutto quelle brutte, fortificano.

Finalmente riconosco me stessa, la me stessa che si rinnova e reinventa ogni giorno. Per troppo tempo avevo dimenticato di essere forte, di valere qualcosa e di avere fiducia in me stessa.

Sono debole, sotto certi aspetti, ma d'altra parte mi rendo conto d'essere davvero forte. Ho una forza che ho ritrovato dopo tanto tempo, e non posso che esserne fiera.

La spirale del dolore e della negatività è una trappola mortale. Ora ne sono fuori. So che tutto è ciclico ma, al momento, nulla mi fa paura.

Il passato, il presente, il futuro.

Nulla.

lunedì, febbraio 09, 2009

Non credo di riuscire a capire fino in fondo.
Credo, forse, di poter accettare.
Ma capire è un'altra cosa.


Dolore.
Tristezza.
Delusione.
Rabbia.


E poi rimpianti.
E ancora rimorsi.


Eppure, forse, se tornassi indietro le cose non andrebbero in modo diverso.
Dovevano andare così... forse.


Perché?
Non posso fare a meno di chiedermelo.
Eppure non mi dovrebbe toccare così da vicino. Oppure sì?
Quanto è lecito, per me, soffrire?
Me lo chiedo in continuazione. Ogni minuto, ogni secondo.


Dicono che le esperienze fanno crescere. Eppure io non voglio crescere, se ciò che accade è questo.
Io non posso capire.
Forse non posso nemmeno accettare. Non ora, non oggi. Forse domani, ma ora non ci vorrei pensare.
Ma non posso evitarlo.


Soffrire in modo tale da non poter più sopportare di stare al mondo.
Coraggio ma anche debolezza e soprattutto egoismo.
Questa riflessione mi strazia l'anima.
E penso all'ultimo momento.
E ripenso al passato.
Ai sorrisi, alle parole, al tuo sguardo triste.
E non posso fare a meno di piangere.

Un vuoto che resterà sempre. In me.

lunedì, gennaio 19, 2009

I pensieri lasciano la scia

I pensieri lasciano la scia.
Trascinano un filo, come quello di Arianna nel labirinto di Cnosso.
Ogni pensiero viaggia per conto suo e, inevitabilmente, si scontra con altri pensieri.
Il filo che ognuno di loro si porta appresso s'ingarbuglia col filo di un altro pensiero.
E' così che si creano i nodi, difficili da sbrogliare.
Con pazienza e precisione tento di afferrare la coda di ogni filo di pensiero per risalire al suo capo.
Separando ogni pensiero dagli altri, lo isolo.
Cerco di stendere i fili l'uno accanto all'altro, paralleli, come in un telaio.
Se qualche filo non mi permette di liberare gli altri dal nodo, lo taglio.
Ho un fine e, sebbene non abbia un metodo, credo che lo imparerò strada facendo.

mercoledì, gennaio 14, 2009

GIUDIZI UNIVERSALI

Troppo cerebrale per capire che si può star bene senzacomplicare il pane
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e andare fuori
come Mastroianni anni fa, come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già.
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l'odio
Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più...
Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia
piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
Libero com'ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori
come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c'è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei...
-Samuele Bersani-


venerdì, dicembre 12, 2008

L'anno che verrà

In questo periodo dell'anno mi semto sempre un po' stanca. Forse a causa delle tante cose da fare o forse è il tempo che mi debilita... O forse perché a cavallo dell'anno che sta per terminare e quello che invece sta per iniziare sento come se perdessi il controllo del tempo. Il mio cervello entra in una strana fase di smarrimento che non riesco a comandare. E' una sensazione strana, che non so spiegare nemmeno a me stessa. In realtà realizzo sono in questo istante questa mia sensazione che, ora me ne accorgo, provo ogni anno in questo stesso periodo.
Forse è il Natale. L'aspettativa che questa festiità crea in me. Noto che la mia vita è un continuo susseguirsi di scopi da raggiungere. C'è un percorso, a volte tranquillo, spesso frenetico, che porta ad un momento topico, al raggiungimento di uno scopo. Raggiunto quel momento, arriva la quiete. Il momento topico non è necessariamente un momento "importante" nella mia vita, è semplicemente un momento come molti altri, ma che scandisce le fasi dell'anno e della vita, il trascorrere del tempo. Mi accorgo di come le feste Natalizie siano uno di quei momenti.
Tra Natale e Capodanno ho sempre poco tempo per pensare, apparentemente. Eppure non so perché ma l'idea del passaggio da un anno a quello successivo mi dà un senso di finalità che mi opprime un po' il cuore. Domani è un altro giorno, diceva Scarlet in Gone With The Wind; è un anno nuovo. E dovrebbe essere il momento giusto per prendere delle decisioni importanti. L'anno scorso lo è stato. Ho voltato decisamente pagina e vita. Quest'anno che accadrà?
Ho un po' paura, perché, anche se non sembra, sono terrorizzata dai cambiamenti. Eppure so che sono necessari. Perché la monotonia è la morte dei sentimenti e delle emozioni. E senza emozioni e sentimenti non si vive. Il cuore smette di battere.

lunedì, novembre 24, 2008

NEVICA!

martedì, novembre 11, 2008

La ricerca della felicità

E' assurdo come le pagine restino bianche quando, interiormente, si è sereni.
Forse è vero che i grandi scrittori si potevano ritenere tali perché erano (sono) in qualche modo "disturbati" o comunque tormentati.
Il dolore, la sofferenza, il malessere conducono alla riflessione.
E la riflessione conduce - per lo meno in me - al bisogno di scrivere ed esternare le mie emozioni.
La serenità crea una sorta di "apatia artistica" che conduce alla mancanza di ispirazione, o semplicemente alla non-necessità di scrivere.
Forse questa condizione presuppone banalmente che non ci sia nulla da dire, nulla da comunicare o elaborare con la scrittura.
Ho lavorato su me stessa e sono riuscita a trovare una serenità, un equlibrio che da molto cercavo.
E non ho fatto tutto da sola.
Grazie.
Per questo e per molte altre cose (a chi? è superfluo dirlo).
Ma se questo mio benessere ha provocato in me un'aridità creativa...
Beh, forse preferisco soffrire.
E' in questo che risiede la differenza tra l'Uomo e il Super-uomo (secondo la mia filosofia, che non ha nulla a che fare con Nietsche):
c'è chi è felice e chi ricerca la felicità.
Io la ricerco.
Sempre.
Anche quando mi sembra di averla trovata.
Perché smettere di cercare equivale a morire.
Ed io mi sento viva, come mai prima d'ora.

sabato, settembre 27, 2008

RAIN

If the rain comes
they run and hide their heads
They might as well be dead
If the rain comes
If the rain comes
When the sun shines
they slip into the shade
and sip their lemonade
When the sun shines
When the sun shines
Rain, I don't mind
Shine, the weather's fine

I can show you

that
when it starts to rain
everything's the same

I can show you
I can show you
Rain, I don't mind
Shine, the weather's fine

Can you hear me
that when it rains and shines
it's just a state of mind
Can you hear me
Can you hear me


-John Lennon-

The Beatles

lunedì, settembre 22, 2008

Email che fanno male

Non ci sono parole per descrivere l'ignoranza e la cattiveria della gente...
Leggete e giudicate voi:
"Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago

Mi chiamo Barbara e sono la mamma orgogliosa di un bambino autistico di quattro anni.
Nel Vostro sito, leggo della Vostra missione e soprattutto del Vostro impegno nel sociale.“La nostra capacità di integrarci con il territorio in cui siamo presenti, di comunicare con le istituzioni locali e di sostenere progetti sociali e associazioni umanitarie si riscontra attraverso azioni concrete:

• Finanziamento della ricerca contro alcune malattie del XXI secolo
• Sostegno alla giornata nazionale indetta dal Banco Alimentare per la raccolta di generi alimentari
• Sostegno di iniziative umanitarie di vario tipo”
Lasciatemi dire che oggi nel punto vendita di Assago avete sfiorato la discriminazione punibile per legge.
Era previsto un evento che mio figlio aspettava con ansia: il tour delle auto a grandezza reale del film Cars.
Vestito di tutto punto con la sua maglietta di Cars, comprata DA VOI, oggi l’ho portato, emozionatissimo, ad Assago. Vista la posizione di Saetta, ci siamo avvicinati per fare una foto. Click, click, click, bimbo sorridente a lato della macchina. Avevate previsto un fotografo, sui sessant’anni, sembrava un rassicurante nonno con una digitale da 2000 euro, collegata a un pc dove un quarantacinquenne calvo digitalizzava un volantino carinissimo con le foto dei bimbi di fronte a Saetta, stampate all’interno della griglia di un finto giornale d’auto. Una copertina, insomma, che i bimbi chiedevano a gran voce e avrebbero poi incorniciato in una delle costose cornici in vendita nel Vostro reparto bricolage. Chiaramente, il mio biondino, che purtroppo per la sua malattia non parla (ancora), mi ha fatto capire a gesti che gli sarebbe piaciuto. Per quale ragione non farlo? Semplice, lo avrei capito dopo poco.
Attendo il turno di mio figlio, con estrema pazienza, e senza disturbare nessuno. Ci saranno stati una ventina di bambini, non di più. Non cento, una ventina.
Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta il tempo di ben DUE SECONDI girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Mi abbasso, senza dar fastidio alcuno, scivolo sotto la corda e da davanti, chiedo a mio figlio di girarsi. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te” Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia lo stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!” Un bambino a lato urla “Oh, mi sa che quello è scemo” e il vostro Omino del Computer, ridendo “Eh, si! Vattene biondino, non puoi star qui a vita!” Mio figlio, che non è SCEMO, non parla ma capisce tutto, sentendosi urlare dal fotografo, da quello che digitalizzava le immagini e dalla claque che questi due individui hanno sollevato ed aizzato, si mette a piangere, deriso ancora dal fotografo che lo fa scendere dal piedistallo di fortuna che avete improvvisato davanti alla macchina, facendolo pure inciampare. A nulla valgono le imbarazzate scuse della guardia giurata,che poco prima aveva tranquillamente familiarizzato con mio figlio. L’umiliazione che è stata data dai Vostri incaricati, che avrebbero dovuto lavorare con i bambini, a un piccolo di quattro anni che ha la sfortuna di avere una sindrome che poco gli fa avere contatto visivo con il resto del mondo e non lo fa parlare, è stata una cosa lacerante. In lacrime, con il torace scosso dai singhiozzi, umiliato, deriso, leso nella propria dignità di bambino non neurotipico. Una signorina, con la Vostra tshirt, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.
Son stata talmente male da non riuscire a reagire, ho dovuto uscire all’aria aperta, con il bambino piangente, per prendere fiato dopo tanta umiliazione.
Ho pianto. Dal dolore.
Questo è l’articolo 2 comma 4 della legge 67 del 1 Marzo 2006, a tutela dei soggetti portatori di handicap:
-Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti.
Vorrei sapere come intendete agire, se con una scrollata di spalle come i Vostri dipendenti, di fronte a un trauma che avete fatto subire ad un bambino che già dalla vita è messo ogni giorno a dura prova.
Manderò questa mail in copia alla segreteria dell’onorevole Carfagna, e alla redazione di Striscia la Notizia, oltre a pubblicarla sul mio sito personale.
Tacere non ha senso, e ancora minor senso hanno le umiliazione che io e mio figlio abbiamo subito oggi.
Firma."

mercoledì, settembre 17, 2008

I JUST WANNA FLY

Maybe
I don't really want to know
How your garden grows
I just want to fly
Lately
did you ever feel the pain
In the morning rain
As it soaks it to the bone
Maybe I just want to fly
I want to live I don't want to die
Maybe I just want to breath
Maybe I just don't believe
Maybe you're the same as me
We see things they'll never see
You and I are gonna live forever
Maybe
I don't really want to know
How your garden grows
I just want to fly
Lately
did you ever feel the pain
In the morning rain
As it soaks it to the bone
Maybe I will never be
All the things that I want to be
But now is not the time to cry
Now's the time to find out why
I think you're the same as me
We see things they'll never see
You and I are gonna live forever
We're gonna live forever
Gonna live forever
Live forever Forever




LIVE FOREVER
- OASIS -

martedì, settembre 16, 2008



"Tracy's Flaw"

AND WHEN I FEEL LIKE I'M THE VICTIM

I WILL COME RUNNING HOME TO YOU

AND I WILL WEEP LIKE I WILL CHANGE

WHEN I COME RUNNING HOME TO YOU

I MAKE YOU BELIEVE THAT I'M A CHANGED GIRL

THAT I'M HONEST GOOD AND PURE

THEN I'LL DRAG YOU THROUGH MY SHIT AGAIN

'COS I KNOW YOU'LL LOVE ME MORE

I LOVE HOW YOUR WORLD ADORES MY GUTTER MIND

THIS REFLECTION SAYS IT ALL

SO NOW I WILL LET YOU GO MY BABY

LET YOU FALL

AND ALL OF YOUR ROSY SCARRED UP WRIST BINDS

MAKE ME CRUCIFY YOU MORE

WITH ALL OF YOUR BLOOD ENCRUSTED SMALL FINDS

KISS RESTRAINT AND IT'S JUST CAUSE

SO SEE THE SURVIVOR IN CONTROL NOW

I'M THE WHORE YOU KNEW I WAS

LOOK AT THE CHANGED GIRL GOOD AND PURE

ON TRACY'S FLOOR

I'LL COME RUNNING

I'LL COME RUNNING

I'LL COME RUNNING RIGHT BACK TO YOU

lunedì, settembre 15, 2008

i go humble

venerdì, settembre 12, 2008

Pagina di diario

Leggera.
Volo e osservo le teste di chi mi sta sotto.
Da questa visuale vedo tutti allo stesso modo: tutti sono uguali, non distinguo le altezze. Vedo solo una miriade di sfumature e nn mi sforzo nemmeno di riconoscere i colori, perché quel che importa è il mio giallo sole che abbaglia il diverso da me stessa.
Allora guardo avanti, non guardo più in basso, perché ciò che davvero conta è continuare a volare, verso mete sconosciute, verso paradisi naturali che, lo so, ora sono alla mia portata. Li scorgo, in lontananza, e pian piano, passo dopo passo, mi avvicino.
E mi sento sempre più leggera, noncurante di ciò che mi sta sotto. Ciò che è sotto è il mio cuscino, che attutisce il colpo in caso di caduta. Questo è l'unico uso che ha e che deve avere.
Ma per ora resto ad alta quota e sento una spinta da sotto che mi permette di non perdere il controllo di me stessa e del mio corpo.
E continuo a volare...
Sola e forte.
E a chi vive delle ceneri e dell'immondizia altrui il volo è negato .
E' un privilegio di pochi.

sabato, agosto 30, 2008

DC's Quote

Did it ever occur to you that you're so caught up in trying to make the right choice that you've never stopped to consider the possibility that there may not be a right choice, or a wrong choice, just a bunch of choices?
All the really exciting things in life require more courage than we currently have, a deep breath, and a leap.
The kind of fear you're talking about...
Sometimes that’s how you know it’s worth it.

HappYness




Being happy doesn't mean that everything is perfect.

It means that you have decided to look beyond the imperfections.

mercoledì, agosto 20, 2008

Le foto più significative delle mie vacanze






Facciamo il punto

Dopo un sacco di tempo torno a scrivere nel mio vecchio blog.
Mille cose sono successe dall'ultimo aggiornamento ma non ho voglia di raccontarle tutte. I ricordi migliori sono impressi nella mia memoria e lì resteranno sempre.
Sono qui per ricapitolare un attimo la mia vita e le mie emozioni.
Tornata a lavoro dopo 6 gg di magnifiche ferie trascorse con due delle mie migliori amiche mi rendo conto che SONO FELICE.
Perché chiedersi in continuazione come sarebbe se le cose fossero diverse? Basta con queste domande esistenziali, sono inutili, non portano a nulla. Quello che dovrei fare è godere di quello che ho che è già abbastanza.
Ci sono momenti in cui sento il bisogno di mettere un punto e di andare a capo. E questo è uno di quelli.
Sarà che mi guardo intorno e vedo che la vita è bella, che c'è del vero in tante cose che mi circondano e che quindi è sbagliato concentrarsi solo sul falso e sul negativo.
Mi chiedo spesso che ne sarà di me, come cambierà la mia vita in base alle scelte che prenderò e agli incontri che farò. Le persone ti cambiano. E tu cambi grazie a ciò che gli altri hanno da darti.
Ho imparato a fidarmi solo e solamente delle persone giuste.
Ho imparato che ognuno fa quello che si sente di fare.
Ed è ciò che sto cercando di fare.
Non ho la presunzione di sapere, e nemmeno quella di potere, di essere in grado.
Ma ho l'umiltà di colei che s'impegna per qualcosa con tutte le sue forze.
Oggi mi sento leggera. Sento che il passato è passato, è alle mie spalle. E io mi sto guardando avanti, sto contemplando il futuro seduta su una sedia a dondolo nel porticato di casa, con gli occhi appena socchiusi, osservando il mare di verde che si estende davanti a me, verso l'orizzonte, verso l'infinito.
Sto ri-vivendo.

mercoledì, luglio 30, 2008

lunedì, luglio 28, 2008

Lithium

I'm so happy
'cause today I've found my friends ...
They're in my head
I'm so ugly,
but that's okay,
'cause so are you...
We've broken our mirrors
Sunday morning
is everyday for all I care...
And I'm not scared
Light my candles
in a daze...
'Cause I've found god
yeah, yeah, yeah
I'm so lonely
but that's okay
I shaved my head...
And I'm not sad
And just maybe
I'm to blame for all I've heard...
But I'm not sure
I'm so excited,
I can't wait to meet you there...
But I don't care
I'm so horny
but that's okay...
My will is good
yeah, yeah, yeah
I like it - I'm not gonna crack
I miss you - I'm not gonna crack
I love you - I'm not gonna crack
I kill you - I'm not gonna crack
- Nirvana -



lunedì, luglio 14, 2008