martedì, luglio 31, 2007

Vorrei...

Vorrei una casa tutta mia. Vorrei non dover rendere conto di niente a nessuno. Vorrei fare le mie scelte senza condizionamenti di alcun tipo. Vorrei avere più tempo per me. Vorrei avere più tempo per la mia nipotina. Vorrei un cane. Vorrei vivere per sempre. Vorrei non essere mai nata. Vorrei essere serena. Vorrei essere capita. Vorrei vivere in pace con me stessa. Vorrei avere avuto qualche giorno di ferie in più. Vorrei non dover lavorare per un po'. Vorrei ricominciare a studiare. Vorrei sapere il più possibile. Vorrei avere qualche qualità. Vorrei saper cantare. Vorrei saper scrivere. Vorrei saper dipingere. Vorrei essere diversa. Vorrei essere me stessa. Vorrei non avere le idee confuse. Vorrei tornare indietro di qualche anno e fare qualche scelta diversa. Vorrei non avere paura della vita...

sabato, luglio 28, 2007

lunedì, luglio 23, 2007

venerdì, luglio 20, 2007

The Sea

Mi fa tornare un po' bambina. Mi fa provare strane sensazioni. Mi riferisco alla spiaggia. Stare stesa, ad occhi chiusi per diferdermi dal sole, quasi in dormiveglia e sentire i "rumori della spiaggia" mi fa rivivere le sensazioni delle mie diciannove estati trascorse al mare...
Bambini che urlano entrando in acqua, mamme che chiamano i loro piccoli con tono autoritario ma pur sempre preoccupato, voci di diversa provenienza geografica mescolate in un unico pout-pourri di culture, pesanti passi di giovani (e meno giovani) ragazzi africani che camminano lungo mare con il loro carico sulle spalle, il chiosco ambulante dei gelati che passa a pochi metri di distanza, il ragazzo del "cocco-bello" e la sua voce squillante... E il mare, con le sue onde che s'infrangono a rive e sugli scogli...
Ti sembra di vedere tutto questo. Ho gli occhi chiusi ma vedo tutto. Vedo i bambini costruire castelli e scavare profonde buche con le loro palette; ne vedo degli altri correre verso il mare rincorsi dalle loro madri o dai fratelli maggiori; vedo i miei vicini tedeschi e anche la famigliola qualche metro più in là... sono olandesi; vedo il ragazzo senegalese che mi sta passando in fianco e vedo anche i bellissimi braccialetti che tiene in mano; sento il chiosco ambulante avvicinarsi sempre più e penso che avrei voglia di un ghiacciolo ma non ho voglia di svagliarmi da questo torpore visionario. Resto stesa. Sento le conosciutissime grida "vitamine, proteine, cocco bello" in lontananza...
Poi mi concentro meglio e sento lui, il mare. Lui, la scenografia delle mie estati per ben diciannove anni. Lui che mi ha coccolata tra le sue onde in molti momenti della mia vita. Lui, la cui "voce" mi è così familiare. Non posso fare a meno di lui. Me ne sono resa conto solo ora. E' stata la colonna sonora della vita e vorrei che continuasse ad esserlo. Mi rassicura, la sua "voce". Mi fa stare bene.
Lo tocco, mi immergo nelle sue acque. Le onde che mi spingono a riva come le mani di un padre che ti scostano per evitare il pericolo.
E' ora di andare, di uscire da questo guscio protettivo.
Ma forse resterò qui ancora per una ttimo, ad occhi chiusi, a contemplare la bellezza della vita.
Mi sento vulnerabile ma mi sento anche forte. Questa è la contraddizione del mare che si riversa su di me come se fossi sua figlia, una Venere in veste moderna.

lunedì, luglio 16, 2007

Venezia è un pesce

"Ci si innamora più facilmente, a Venezia? Secondo il teologo Tadeusz Zukawskij, 'ripetuti test e analisi biochimiche confermano che non c'è luogo al mondo più stimolante per la produzione di ormoni'."
"Ti viene spontaneo toccarla. la sfiori, l'accarezzi, le dai buffetti, la pizzichi. metti le mani addosso a Venezia.
Ti appoggi sui parapetti dei ponti. Le balaustre del Ponte di Rialto sono state lucidate da milioni di mani: segno che anche tu ti stai portando via qualche molecola di pietra. Ti resta impigliata sui polpastrelli, nei solchi delle impronte digitali.
fai scorrere le mani sulle basse cancellate di metallo a ridosso dei canali.
Allarghi le braccia e riesci a toccare tutte e due le pareti di una calle, da una parte all'altra. In quelle più strette non riusciresti nemmeno a sgomitare. Sembrano tagliate su misura sulle tue spalle: ti viene quasi da percorrerle di profilo."
"Venezia è come un interno, un appartamento fatto di corridoi e salotti: si cammina sempre dentro, non si è mai veramente fuori, non esiste l'esterno nemmeno per la strada."
"A Venezia il Carnevale è poca cosa, dura sì e no un paio di settimane: tutto il resto del mondo si traveste dal primo gennaio al trentuno dicembre."
"I tacchi che risuonano mentre cammini di notte nelle calli sono la punteggiatura della tua solitudine."


Tiziano Scarpa


domenica, luglio 15, 2007

sabato, luglio 14, 2007

sabato off

Ecco come buttare l'ennesimo giorno libero...
Sveglia a mezzogiorno *
Pranzo*
Pc tutto il primo pomeriggio*
Doccia*
Ok. E' vero lo devo ammettere. Ieri ho trascorso una splendida serata in compagnia di ottime persone. Una serata davvero "stimolante" perchè mi ha permesso di confrontarmi con persone con le quali non mi capita di confrontarmi solitamente. E poi ho bevuto del buon vino, cosa che non facevo da molto; e questo mi ha permesso di disinibirmi al punto giusto.
Quindi sono felcie di aver perso la matina a dormire perchè ieri ho passato una bella serata.
Thanx Charles.
E poi oggi la giornata non sarà poi così inconcludente... Più tardi andrò a Venezia (e questa cosa già mi piace...) a trovare la mia cara amica Angeline e il suo new-born child Brandon! E tutto questo in compagnia della mia amica di vecchia data Monica (nonché ex Algarottina classe 5A!). E più tradi ci fermeremo a cena insieme, con molta probabilità proprio a Venezia, e ci troveremo con un'altra amica di vecchia data. E stasera è la festa del Redentore. La SUPER-FESTA-VENEZIANA. E domani ho il pomeriggio.
Direi che mi è andata dilusso.
Forse non ho buttato via il mio tempo, semplicemente mi sono presa del tempo per me. Ogni tanto lo devo a me stessa...

...

I seen a rainbow yesterday
But too many storms have come and gone
Leavin a trace of not one God given ray
You say because my life is ten shades of grey
I prey all ten fade away
Seldom praise him for the sunny days
And like his promise is true
Only my faith can undo
The many chances I blew
To bring my life to anew
Clear blue and unconditional skies
Have dried the tears from my eyes
No more lonely cries
My only bleedin hope
Is for the folk who cant cope
Wit such an endurin pain
That it keeps em in the puourin rain
Whos to blame
For tootin caine in your own vein
What a shame
You shoot and aim for someone elses brain
You claim the insane
And name this day and time
For fallin prey to crime
I say the system got you victim to your own mind
Dreams are hopeless aspirations
In hopes of comin true
Believe in yourself
The rest is up to me and you

giovedì, luglio 12, 2007

NONOSTANTE TUTTO

Oggi, NONOSTANTE TUTTO mi sono svegliata bene.
Nonostante tutto perchè ieri non è stata una di quelle che si può definire una SUPER-GIORNATA. Sono successe molte cose e oltre a incontri e scontri, voluti e non voluti, cercati e non cercati, si è aggiunto anche il mio corpo che ieri ha deciso di fare i capricci. E anche ora non mi sento bene, ma, NONOSTANTE TUTTO, mi sono svegliata bene.
E' bello svegliarsi e per prima cosa farsi una doccia. Credo che comincerò a farlo più spesso...
Prima di fare colazione, prima di accendere il pc, anche prima di accendere i telefoni. E' forse l'unico momento veramente mio che riesco a prendermi.
Ho riletto il post che ho scritto qualche giorno fa, quello in cui sonstenevo di avere le idee chiare su quello che volevo.
Indovinate un po'???
Le mie idee non sono più così chiare.
I just don't understand the ways of the world today. Sometimes I feel like there's nothing to live for so I'm longing for the days of yesterday...
Eppure mi sono svegliata bene.
Simply because I (don't) talk about myself it doesn't mean I (don't) trust people. I want to stay by myself.
Eppure mi sono svegliata bene.
Forse non è vero che mi sono svegliata bene.

lunedì, luglio 09, 2007

Try hard

Ci provo a svegliarmi bene. Ci provo a non pensare troppo, ad addormentarmi pensando a cose belle. Ci provo con tutte le mie forze. Ci provo davvero. perchè alla fine se ho le palle girate quella che sta male sono io. E non voglio star male. Non voglio PIU' star male.
Poi ti alzi e ogni presenza t'infastidisce.
Gente che ti cerca che non vuoi sentire.
Mail che non hai voglia di leggere...
Ogni mattina il mio equilibrio è instabile ed ogni cosa che accade è un potenziale strumento di malessere. A volte è tutto ok. Nulla turba la mia serenità. Forse semplicemente mi sveglio bene io stessa, oppure tutte le contingenze sono favorevoli al mio benessere umorale. Ma le giornate NO superano di granlunga quelle SI'.
Ma nonostante tutto continuo a provarci. Continuo a pensare che prima o poi tornerò ad essere quella che ero a 20 anni. Ero sempre io, quella che pensava troppo. Quella che si faceva mille paranoie. ma ero anche quella che riusciva a godere delle piccole cose. Quella che ricavava la felicità dalle cose impensabili come anche solo un sorriso da parte di una persona che ami.
Non sono più io. E mi chiedo se riuscirò mai più a riprovare quelle genuine sensazioni. Lo spero tanto perchè non voglio essere una persona triste. Voglio tornare a gioire per quello che ho che anche se è poco dovrebbe essere sufficiente. Non voglio sentirmi sola. Non voglio odiare. Non voglio piangere. Non voglio sentirmi brutta. Non voglio sentirmi stupida.
Io ci provo a non sentirmi così. Ma qualcuno mi FA sentire così. E alla fine finisco col crederlo.
vaffanculo mondo di merda

martedì, luglio 03, 2007

Riflessione

Stavo pensando che forse il mio destino non è quello di andare a lavorare all'estero.
Io, per il carattere che ho, ho decisamente bisogno di una base, di quello che si può definire il "focolare domestico".
Casa dolce casa.
There's no place like home. L'ho visto attorno alle 20.00 questa sera su un maglietta di una ragazza in aeroporto. Una turista. Una maglia gialla con la scritta nera e rossa. Che strano gioco del destino... Una semplice t-shirt vista di sfuggita mi fa riflettere sulla mia vita... Come dice il saggio James Redfield nella "Bibbia" del New Age "La Profezia di Celestino" tutto quello che ti accade ha uno scopo preciso che, spesso, è quello di insegnarti qualcosa.

Io amo tutto ciò che è estero, esterno, diverso. Ma perchè lo amo così tanto? Ma soprattutto IN CHE MODO lo amo?
Io credo do essere nata per essere una TURISTA! E' vero, è la cosa che forse (anzi, quasi certamente) amo di più fare...

Vi è mai capitato di SAPERE di SAPERE qualcosa ma di rendervene conto all'improvviso???

Io devo viaggiare e per essere realizzata credo che la via giusta sia quella di fare di questa mia passione il mio lavoro... unendo l'utile al dilettevole...
Ora devo capire come, cosa e quando.
Ma mi sembra di essere già a buon punto.

Spero solo di svegliarmi domattina e di avere ancora le idee chiare come in questo momento.