Ecco, ci siamo... Forse è il momento di prendere una decisione seria... Oppure devo semlicemente cominciare a pensare "a lungo termine" e cominciare ad organizzare la mia vita, almeno quella più prossima...
Questa mattina ricevo una telefonata. Uno studio di consulenza (economica e finanziaria, più o meno). Era il Presidente e Amministratore Delegato, nonché fondatore dell'azienda, che mi chiedeva se fossi interessata ad un colloquio... Io già da subito capisco che non è una cosa che fa propriamente per me, ma decido di andare. Un colloquio non fa mai male. Mi metto alla prova e comincio a guardarmi intorno.
Insomma: oggi, dopo il lavoro e dopo il dentista (male, tanto male....) vado in quel di Spinea e trovo il posto (non prima di aver chiamato per chiedere "directions"). Dopo un piccolo colloquio in inglese con un'impiegata (che da dicembre se ne va) parlo con il Presidente e il figlio. Sembrano ottime persone.
Insomma, il lavoro non è, come avevo ben immaginato, propriamente IL MIO lavoro, e la paga è bassina... Però ragazzi, quando il boss mi ha detto che il loro lavoro era "commerciare cervelli" aveva proprio ragione... Premi Nobel principalmente... Ex premi Nobel, o Futuri Premi Nobel... Insomma, geni dell'economia e della finanza!
Non lo so, ci devo seriamente pensare...
Il "prodotto"che trattano non mi piace, questo è certo (difficile che un'umanista gradisca economia e finanza...). Ma probabilmente sarebbe una bella esperienza a livello curriculum...
Il cuore direbbe: VAI! Buttati in questa esperienza perchè di occasioni così magari non ti si ripresenteranno mai.
Ma poi penso e mi chiedo: MA IO, COSA VOGLIO FARE DELLA MIA VITA?
Ultimamente non ho avuto molta voglia di pensarci... Diciamo che ho sempre evitato di pensarci, forse perchè affrontare il problema fa male. Ma forse è giunto il momento di studiare un piano. E il mio piano era, è, e sarà sempre - finchè non lo attuerò - quello di andare via.
Scrivendo queste righe sconnesse e confuse mi sono resa conto che, forse, ho già deciso.
Ma... Problema: come dirlo ai miei? Come dire loro che la figlia, a 26 anni, doppiamente laureata, ha deciso di rifiutare una proposta del genere per andare all'estero probabilmente a fare la cameriera?
Forse mi prenderanno per pazza.
O forse sono DAVVERO pazza.
Ma vorrei tanto che qualcuno mi dicesse cosa devo fare...
4 commenti:
Se il tuo destino è quello di servire un caffè annacquato in un bar e facendo questo ti sentirai te stessa ripagata e felice... mi sembra che sia semplice la risposta! Secondo me all'estero è come da noi... forse c'è un bel lavoro anche per te!
Sono l'ombra che va e viene col sole!
Grazie del consiglio... Questa frase ha colto nel segno...
Questo non ha capito niente. TU DEVI prendere questo lavoro...ma scherziamo? E poi chi ti dice che non ti mandino loro in America?!
Mi verrebbe da dire "Vattene finchè sei in tempo", ma perchè non provare quel lavoro?se non ti piace te ne vai. Punto e stop. Ma davvero te ne vai se non ti piace.
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