Tornavo a casa dopo una serata a casa di amici e, improvvisamente, ecco l'ispirazione. Sento che ho bisogno di scrivere e comunicare al mondo il mio stato d'animo.
Poi arrivo a casa. Compio le azioni di routine tra le quali, quasi per ultima, quella di controllare la posta prima di andare a dormire e spegnere, consequentemente, il pc.
Prima però apro il mio blog, decisa a portare a termine l'operazione che mi sono prefissata poco prima... Ma come per incanto ecco che l'ispirazione svanisce, e mi ritrovo davanti al pc pensando a quello che avrei voluto scrivere ma che, a causa forse di un blocco psicologico o forse per paura di perdere il controllo di me stessa, non riesco a scrivere.
Rifletto...
E mi rendo conto che è impossibile chiedere agli altri di essere capita quando sono io la prima a non comprendere me stessa.
Non mi so leggere dentro. Non so riconoscere quello che c'è in me. O forse, a volte, è più comodo e facile non volerci nemmeno provare.
Essere o non essere?
Il dilemma di Amleto è il dilemma dell'essere umano e oggi, in questo preciso istante, come mai prima d'ora, mi rendo conto di essere io stessa autore, frutto e vittima allo stesso tempo di questo stesso dilemma.
Io sono Io?
Ma chi sono, poi, Io?
Sono Io che decido per me stessa o è un'altra me, quella irreale e surreale che decide per me?
Non sono in mio potere, non ho alcun potere, se non quello di avere un cervello che, se funzionasse sempre come dovrebbe, mi condurrebbe altrove...
Come il titolo del mio blog...
1 commento:
grandiosa!
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