venerdì, dicembre 12, 2008

L'anno che verrà

In questo periodo dell'anno mi semto sempre un po' stanca. Forse a causa delle tante cose da fare o forse è il tempo che mi debilita... O forse perché a cavallo dell'anno che sta per terminare e quello che invece sta per iniziare sento come se perdessi il controllo del tempo. Il mio cervello entra in una strana fase di smarrimento che non riesco a comandare. E' una sensazione strana, che non so spiegare nemmeno a me stessa. In realtà realizzo sono in questo istante questa mia sensazione che, ora me ne accorgo, provo ogni anno in questo stesso periodo.
Forse è il Natale. L'aspettativa che questa festiità crea in me. Noto che la mia vita è un continuo susseguirsi di scopi da raggiungere. C'è un percorso, a volte tranquillo, spesso frenetico, che porta ad un momento topico, al raggiungimento di uno scopo. Raggiunto quel momento, arriva la quiete. Il momento topico non è necessariamente un momento "importante" nella mia vita, è semplicemente un momento come molti altri, ma che scandisce le fasi dell'anno e della vita, il trascorrere del tempo. Mi accorgo di come le feste Natalizie siano uno di quei momenti.
Tra Natale e Capodanno ho sempre poco tempo per pensare, apparentemente. Eppure non so perché ma l'idea del passaggio da un anno a quello successivo mi dà un senso di finalità che mi opprime un po' il cuore. Domani è un altro giorno, diceva Scarlet in Gone With The Wind; è un anno nuovo. E dovrebbe essere il momento giusto per prendere delle decisioni importanti. L'anno scorso lo è stato. Ho voltato decisamente pagina e vita. Quest'anno che accadrà?
Ho un po' paura, perché, anche se non sembra, sono terrorizzata dai cambiamenti. Eppure so che sono necessari. Perché la monotonia è la morte dei sentimenti e delle emozioni. E senza emozioni e sentimenti non si vive. Il cuore smette di battere.

lunedì, novembre 24, 2008

NEVICA!

martedì, novembre 11, 2008

La ricerca della felicità

E' assurdo come le pagine restino bianche quando, interiormente, si è sereni.
Forse è vero che i grandi scrittori si potevano ritenere tali perché erano (sono) in qualche modo "disturbati" o comunque tormentati.
Il dolore, la sofferenza, il malessere conducono alla riflessione.
E la riflessione conduce - per lo meno in me - al bisogno di scrivere ed esternare le mie emozioni.
La serenità crea una sorta di "apatia artistica" che conduce alla mancanza di ispirazione, o semplicemente alla non-necessità di scrivere.
Forse questa condizione presuppone banalmente che non ci sia nulla da dire, nulla da comunicare o elaborare con la scrittura.
Ho lavorato su me stessa e sono riuscita a trovare una serenità, un equlibrio che da molto cercavo.
E non ho fatto tutto da sola.
Grazie.
Per questo e per molte altre cose (a chi? è superfluo dirlo).
Ma se questo mio benessere ha provocato in me un'aridità creativa...
Beh, forse preferisco soffrire.
E' in questo che risiede la differenza tra l'Uomo e il Super-uomo (secondo la mia filosofia, che non ha nulla a che fare con Nietsche):
c'è chi è felice e chi ricerca la felicità.
Io la ricerco.
Sempre.
Anche quando mi sembra di averla trovata.
Perché smettere di cercare equivale a morire.
Ed io mi sento viva, come mai prima d'ora.

sabato, settembre 27, 2008

RAIN

If the rain comes
they run and hide their heads
They might as well be dead
If the rain comes
If the rain comes
When the sun shines
they slip into the shade
and sip their lemonade
When the sun shines
When the sun shines
Rain, I don't mind
Shine, the weather's fine

I can show you

that
when it starts to rain
everything's the same

I can show you
I can show you
Rain, I don't mind
Shine, the weather's fine

Can you hear me
that when it rains and shines
it's just a state of mind
Can you hear me
Can you hear me


-John Lennon-

The Beatles

lunedì, settembre 22, 2008

Email che fanno male

Non ci sono parole per descrivere l'ignoranza e la cattiveria della gente...
Leggete e giudicate voi:
"Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago

Mi chiamo Barbara e sono la mamma orgogliosa di un bambino autistico di quattro anni.
Nel Vostro sito, leggo della Vostra missione e soprattutto del Vostro impegno nel sociale.“La nostra capacità di integrarci con il territorio in cui siamo presenti, di comunicare con le istituzioni locali e di sostenere progetti sociali e associazioni umanitarie si riscontra attraverso azioni concrete:

• Finanziamento della ricerca contro alcune malattie del XXI secolo
• Sostegno alla giornata nazionale indetta dal Banco Alimentare per la raccolta di generi alimentari
• Sostegno di iniziative umanitarie di vario tipo”
Lasciatemi dire che oggi nel punto vendita di Assago avete sfiorato la discriminazione punibile per legge.
Era previsto un evento che mio figlio aspettava con ansia: il tour delle auto a grandezza reale del film Cars.
Vestito di tutto punto con la sua maglietta di Cars, comprata DA VOI, oggi l’ho portato, emozionatissimo, ad Assago. Vista la posizione di Saetta, ci siamo avvicinati per fare una foto. Click, click, click, bimbo sorridente a lato della macchina. Avevate previsto un fotografo, sui sessant’anni, sembrava un rassicurante nonno con una digitale da 2000 euro, collegata a un pc dove un quarantacinquenne calvo digitalizzava un volantino carinissimo con le foto dei bimbi di fronte a Saetta, stampate all’interno della griglia di un finto giornale d’auto. Una copertina, insomma, che i bimbi chiedevano a gran voce e avrebbero poi incorniciato in una delle costose cornici in vendita nel Vostro reparto bricolage. Chiaramente, il mio biondino, che purtroppo per la sua malattia non parla (ancora), mi ha fatto capire a gesti che gli sarebbe piaciuto. Per quale ragione non farlo? Semplice, lo avrei capito dopo poco.
Attendo il turno di mio figlio, con estrema pazienza, e senza disturbare nessuno. Ci saranno stati una ventina di bambini, non di più. Non cento, una ventina.
Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta il tempo di ben DUE SECONDI girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Mi abbasso, senza dar fastidio alcuno, scivolo sotto la corda e da davanti, chiedo a mio figlio di girarsi. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te” Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia lo stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!” Un bambino a lato urla “Oh, mi sa che quello è scemo” e il vostro Omino del Computer, ridendo “Eh, si! Vattene biondino, non puoi star qui a vita!” Mio figlio, che non è SCEMO, non parla ma capisce tutto, sentendosi urlare dal fotografo, da quello che digitalizzava le immagini e dalla claque che questi due individui hanno sollevato ed aizzato, si mette a piangere, deriso ancora dal fotografo che lo fa scendere dal piedistallo di fortuna che avete improvvisato davanti alla macchina, facendolo pure inciampare. A nulla valgono le imbarazzate scuse della guardia giurata,che poco prima aveva tranquillamente familiarizzato con mio figlio. L’umiliazione che è stata data dai Vostri incaricati, che avrebbero dovuto lavorare con i bambini, a un piccolo di quattro anni che ha la sfortuna di avere una sindrome che poco gli fa avere contatto visivo con il resto del mondo e non lo fa parlare, è stata una cosa lacerante. In lacrime, con il torace scosso dai singhiozzi, umiliato, deriso, leso nella propria dignità di bambino non neurotipico. Una signorina, con la Vostra tshirt, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.
Son stata talmente male da non riuscire a reagire, ho dovuto uscire all’aria aperta, con il bambino piangente, per prendere fiato dopo tanta umiliazione.
Ho pianto. Dal dolore.
Questo è l’articolo 2 comma 4 della legge 67 del 1 Marzo 2006, a tutela dei soggetti portatori di handicap:
-Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti.
Vorrei sapere come intendete agire, se con una scrollata di spalle come i Vostri dipendenti, di fronte a un trauma che avete fatto subire ad un bambino che già dalla vita è messo ogni giorno a dura prova.
Manderò questa mail in copia alla segreteria dell’onorevole Carfagna, e alla redazione di Striscia la Notizia, oltre a pubblicarla sul mio sito personale.
Tacere non ha senso, e ancora minor senso hanno le umiliazione che io e mio figlio abbiamo subito oggi.
Firma."

mercoledì, settembre 17, 2008

I JUST WANNA FLY

Maybe
I don't really want to know
How your garden grows
I just want to fly
Lately
did you ever feel the pain
In the morning rain
As it soaks it to the bone
Maybe I just want to fly
I want to live I don't want to die
Maybe I just want to breath
Maybe I just don't believe
Maybe you're the same as me
We see things they'll never see
You and I are gonna live forever
Maybe
I don't really want to know
How your garden grows
I just want to fly
Lately
did you ever feel the pain
In the morning rain
As it soaks it to the bone
Maybe I will never be
All the things that I want to be
But now is not the time to cry
Now's the time to find out why
I think you're the same as me
We see things they'll never see
You and I are gonna live forever
We're gonna live forever
Gonna live forever
Live forever Forever




LIVE FOREVER
- OASIS -

martedì, settembre 16, 2008



"Tracy's Flaw"

AND WHEN I FEEL LIKE I'M THE VICTIM

I WILL COME RUNNING HOME TO YOU

AND I WILL WEEP LIKE I WILL CHANGE

WHEN I COME RUNNING HOME TO YOU

I MAKE YOU BELIEVE THAT I'M A CHANGED GIRL

THAT I'M HONEST GOOD AND PURE

THEN I'LL DRAG YOU THROUGH MY SHIT AGAIN

'COS I KNOW YOU'LL LOVE ME MORE

I LOVE HOW YOUR WORLD ADORES MY GUTTER MIND

THIS REFLECTION SAYS IT ALL

SO NOW I WILL LET YOU GO MY BABY

LET YOU FALL

AND ALL OF YOUR ROSY SCARRED UP WRIST BINDS

MAKE ME CRUCIFY YOU MORE

WITH ALL OF YOUR BLOOD ENCRUSTED SMALL FINDS

KISS RESTRAINT AND IT'S JUST CAUSE

SO SEE THE SURVIVOR IN CONTROL NOW

I'M THE WHORE YOU KNEW I WAS

LOOK AT THE CHANGED GIRL GOOD AND PURE

ON TRACY'S FLOOR

I'LL COME RUNNING

I'LL COME RUNNING

I'LL COME RUNNING RIGHT BACK TO YOU

lunedì, settembre 15, 2008

i go humble

venerdì, settembre 12, 2008

Pagina di diario

Leggera.
Volo e osservo le teste di chi mi sta sotto.
Da questa visuale vedo tutti allo stesso modo: tutti sono uguali, non distinguo le altezze. Vedo solo una miriade di sfumature e nn mi sforzo nemmeno di riconoscere i colori, perché quel che importa è il mio giallo sole che abbaglia il diverso da me stessa.
Allora guardo avanti, non guardo più in basso, perché ciò che davvero conta è continuare a volare, verso mete sconosciute, verso paradisi naturali che, lo so, ora sono alla mia portata. Li scorgo, in lontananza, e pian piano, passo dopo passo, mi avvicino.
E mi sento sempre più leggera, noncurante di ciò che mi sta sotto. Ciò che è sotto è il mio cuscino, che attutisce il colpo in caso di caduta. Questo è l'unico uso che ha e che deve avere.
Ma per ora resto ad alta quota e sento una spinta da sotto che mi permette di non perdere il controllo di me stessa e del mio corpo.
E continuo a volare...
Sola e forte.
E a chi vive delle ceneri e dell'immondizia altrui il volo è negato .
E' un privilegio di pochi.

sabato, agosto 30, 2008

DC's Quote

Did it ever occur to you that you're so caught up in trying to make the right choice that you've never stopped to consider the possibility that there may not be a right choice, or a wrong choice, just a bunch of choices?
All the really exciting things in life require more courage than we currently have, a deep breath, and a leap.
The kind of fear you're talking about...
Sometimes that’s how you know it’s worth it.

HappYness




Being happy doesn't mean that everything is perfect.

It means that you have decided to look beyond the imperfections.

mercoledì, agosto 20, 2008

Le foto più significative delle mie vacanze






Facciamo il punto

Dopo un sacco di tempo torno a scrivere nel mio vecchio blog.
Mille cose sono successe dall'ultimo aggiornamento ma non ho voglia di raccontarle tutte. I ricordi migliori sono impressi nella mia memoria e lì resteranno sempre.
Sono qui per ricapitolare un attimo la mia vita e le mie emozioni.
Tornata a lavoro dopo 6 gg di magnifiche ferie trascorse con due delle mie migliori amiche mi rendo conto che SONO FELICE.
Perché chiedersi in continuazione come sarebbe se le cose fossero diverse? Basta con queste domande esistenziali, sono inutili, non portano a nulla. Quello che dovrei fare è godere di quello che ho che è già abbastanza.
Ci sono momenti in cui sento il bisogno di mettere un punto e di andare a capo. E questo è uno di quelli.
Sarà che mi guardo intorno e vedo che la vita è bella, che c'è del vero in tante cose che mi circondano e che quindi è sbagliato concentrarsi solo sul falso e sul negativo.
Mi chiedo spesso che ne sarà di me, come cambierà la mia vita in base alle scelte che prenderò e agli incontri che farò. Le persone ti cambiano. E tu cambi grazie a ciò che gli altri hanno da darti.
Ho imparato a fidarmi solo e solamente delle persone giuste.
Ho imparato che ognuno fa quello che si sente di fare.
Ed è ciò che sto cercando di fare.
Non ho la presunzione di sapere, e nemmeno quella di potere, di essere in grado.
Ma ho l'umiltà di colei che s'impegna per qualcosa con tutte le sue forze.
Oggi mi sento leggera. Sento che il passato è passato, è alle mie spalle. E io mi sto guardando avanti, sto contemplando il futuro seduta su una sedia a dondolo nel porticato di casa, con gli occhi appena socchiusi, osservando il mare di verde che si estende davanti a me, verso l'orizzonte, verso l'infinito.
Sto ri-vivendo.

mercoledì, luglio 30, 2008

lunedì, luglio 28, 2008

Lithium

I'm so happy
'cause today I've found my friends ...
They're in my head
I'm so ugly,
but that's okay,
'cause so are you...
We've broken our mirrors
Sunday morning
is everyday for all I care...
And I'm not scared
Light my candles
in a daze...
'Cause I've found god
yeah, yeah, yeah
I'm so lonely
but that's okay
I shaved my head...
And I'm not sad
And just maybe
I'm to blame for all I've heard...
But I'm not sure
I'm so excited,
I can't wait to meet you there...
But I don't care
I'm so horny
but that's okay...
My will is good
yeah, yeah, yeah
I like it - I'm not gonna crack
I miss you - I'm not gonna crack
I love you - I'm not gonna crack
I kill you - I'm not gonna crack
- Nirvana -



lunedì, luglio 14, 2008