mercoledì, novembre 29, 2006

Quando ci si sveglia la mattina...

Quando ci si sveglia la mattina ci si rende conto che si deve affrontare un'altra giornata... Affrontare le stesse persone con cui "vivi" (in senso lato) tutti i giorni.... Persone che ami con il cuore e l'anima ma con cui spesso è difficile "comunicare". Forse è una mia particolare difficoltà.. Forse sono io che sono strana. Non lo so. So solo che avolte non vorrei vedere nessuno. Vorrei essere un'eremita che sta sempre da so0la... Io con i miei libri e la mia musica... Lo vorrei fare per un po'. Lo vorrei davvero fare. Ma poi sono certa che mi mancherebbe il contatto umano. Perhè io sono fatta per il contatto umano, non potrei vivere senza. Ma avolte mi chiedo: amo davvero le persone che frequento. Spesso dico che non potri vivere senza di loro. Ma poi, è vero? Forse no... E' difficile capire quello che si prova interiormente. Tu pensi di amare una persona (sempre in senso lato) ma poi ti viane il dubbio che tutto il vostro rapporto sia costruito solamente attorno ad un qualcosa che si può chiamare semplicemente abitudine, o forse comodità. Ma non ne sei sicura. E ti chiedi se sia normale. Pensi che forse è giusto che le cose vadano in questo modo. Tutti i rapporti, dopo l'entusiasmo iniziale, quando ormai gli argomenti sno stati più o meno esauriti, cadono nell'abitudine, nell'affetto reciproco ma forse non nell'amore profondo. Io ho sempre detto che morirei per la mia famiglia e i miei amici... Ma che sia vero? Se mi trovassi davvero nella situazione lo farei davvero, o penserei che forse non ne vale la pena? A volte mi sveglio la mattina con questi pensieri. Forse sono semplicemente annoiata dalla vita. Mi serve uno stimolo reale, che mi faccia vibrare la spina dorsale, che mi dia una scossa vera e che mi dia la voglia di amare la vita come l'ho sempre amata...
Voglio (ri)cominciare a vivere davvero.
Forse non lo faccio più da un bel po'.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

penso siano i pensieri che fanno tutti...anche io considero delle persone utili ma non indispensabili..ma è proprio questo il bello..non è detto che ci si debba circondare solo di persone delle quali non si può fare a meno.Non sono come un bagaglio aereo...puoi portare con te più di 20 Kg..

Micky ha detto...

Capisco il tuo punto di vista Raffo, ma io penso che non si possano considerare tutti gli amici "utili ma non indispensabili" perchè allora sarebbe solo opportunismo. Se amo qualcuno lo amo fino in fondo. Ci sono persone di cui realmente non posso fare a meno. La mia riflessione era sul significato di questo "non posso fare a meno".... Capisci cosa intendo? Se non riponessi la mia fiducia e il mio affetto al 100% su determinate persone non varrebbe nemmeno la pena di vivere determinate amicizie. Non varrebbe nemmeno la pena di frequentarsi. Io spesso mi chiedo perchè X persona è mia amica e Y persona invece no; la risposta è: io ho bisogno di X, ma posso benissimo fare a meno di Y (anzi, a volte vivo meglio senza Y)... La riflessione è su: quanto posso fare a meno anche di X??? Quanto è importante nella mia vita? Quant la influenza?

Micky ha detto...

Se una persona sta male quando perde un amico o un amico le fa un torto, è perchè è sensibile e vuole bene a questa persona. Se non soffre è perchè non vuole veramente bene a questa persona oppure non ha un cuore. Poi c'è la terza tipologia di persona, quella che fa finta di non star male ma in realtà soffre. Questo è come la penso io. Io (a volte dico "purtroppo") appartengo alla prima categoria.

Anonimo ha detto...

Voler bene è una cosa, dipendere da qualcuno è un'altra cosa. Cho si trasferisce in un altro continente non ama i suoi genitori? Non credo. Quando si diventa dipendenti da qualcuno non vuol dire che si ha un cuore più grande vuol dire che si è più deboli, bisogna imparare ad immaginarsi una vita anche senza determinate persone. Questo non vuol dire non soffrire in caso di distacco, ma vuol dire almeno farsene una ragione.