lunedì, marzo 31, 2008
mercoledì, marzo 26, 2008
L'IRA
L'ira non è l'aggressività, che al pari della sessualità è una pulsione assolutamente fondamentale per la conservazione dell'individuo e della specie. L'ira è un sentimento mentale ed emotivo di conflitto con il mondo esterno o con se stessi che controlliamo poco e maneggiamo peggio perché, in preda all'ira, non siamo più padroni delle nostre
azioni. Per questa sua componente irrazionale l'ira, come ci ricorda Aristotele, non è da confondere con l'odio, che può raggiungere i suoi scopi distruttivi solo percorrendo rigorosamente le vie della razionalità.
Le passioni sono dinamiche del corpo che lo danneggiano sia quando vengono eccessivamente compresse, sia quando vengono scatenate senza limiti.
La salute del corpo e l'equilibrio della mente non si mantengono con la repressione delle passioni o peggio con la loro rimozione, ma con la loro "misurata espressione".
L'ira è un modo di riaffermare se stessi e il proprio mondo di valori.
L'ira, coinvolgendo l'emozione, è sempre più convincente di qualsiasi discorso e, se espressa come dice Aristotele: "al momento giusto, nel modo giusto, con la persona giusta", consente talvolta di ottenere quel che si chiede e di rafforzare la propria autostima. Ma per questo ci vuole la "giusta misura", proprio quella virtù che l'ira tende a mandare in frantumi.
Ci sono questioni che esigono giustizia e la chiedono con l'unica forza a disposizione di chi non ha potere: la forza dell'emozione, che dobbiamo imparare non solo a conoscere ma anche a capire, per evitare che la deprecazione della rabbia nasconda l'ingiustizia, e il rispetto delle buone maniere occulti, fino a renderli invisibili, i più nefandi giochi di potere.
martedì, marzo 25, 2008
Mi sento vecchio, usato, nauseato di tutto. Gli altri mi annoiano come me stesso. Ciò nonostante lavoro, ma senza entusiasmo e come si fa un compito. Non attendo altro dalla vita che una sequanza di fogli di carta da scarabocchiare in nero. Mi sembra di attraversare una solitudine senza fine, per andare non so dove. E sono io stesso a essere di volta in volta il deserto, il viaggiatore e il cammello.
da Correspondance
G. Flaubert
venerdì, marzo 21, 2008
domenica, marzo 16, 2008
Nice week-end
Il mio week end si è aperto con un venerdì sera all'insegna della buona tavola, della buona compagnia, e della riflessione.
Sabato off. Ho rivisto il mio piccolo angelo dopo un bel po' di tempo.
Ore 17:30: Partenza per Venezia.
Dopo cena, lunga passeggiata fino alla Pietà, a prendere la motonave.
E un'ora e mezza di chiacchierata telefonica.
Oggi, domenica, 10 ore di lavoro.
Questa sera si esce ancora.
Domani devo fare il collaudo alla macchina... In ritardo di mesiiiii.
E domani comincia una nuova settimana.
Ed ora mi preparo, per una tranquilla serata tra amici.
Forse mi ubriacherò.
Buona notte mondo.